Esecuzione tramite prelievo di organi: violazione della regola del donatore morto in Cina
Matthew P. Robertson e il dott Jacob Lave
L'American Journal of Transplantation
LEGGI IL DOCUMENTO QUI – https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/ajt.16969
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https://www.nationalreview.com/corner/study-chinese-doctors-executed-prisoners-by-organ-removal/
SINTESI
La regola del donatore morto è fondamentale per l'etica dei trapianti. La norma stabilisce che il prelievo di organi non deve iniziare fino a quando il donatore non è morto e formalmente pronunciato, e per lo stesso motivo, che il prelievo di organi non deve causare la morte del donatore. In un'area separata della pratica medica, c'è stata un'intensa controversia sulla partecipazione dei medici all'esecuzione dei prigionieri della capitale. Questi due argomenti apparentemente disparati convergono in un caso unico: l'intimo coinvolgimento dei chirurghi trapianti in Cina nell'esecuzione di prigionieri attraverso il prelievo di organi.
In questo articolo pubblicato dall'American Journal of Transplantation, gli autori Matteo P.Robertson, ricercatore presso la Victims of Communism Memorial Foundation (VOC) e dottorando in scienze politiche presso l'Australian National University, e Dott. Jacob Lavee, direttore dell'Unità di trapianto di cuore presso lo Sheba Medical Center in Israele, utilizza l'analisi del testo computazionale per condurre una revisione forense di 2,838 documenti tratti da un set di dati di 124,770 pubblicazioni di trapianti in lingua cinese. Il loro algoritmo ha cercato prove di dichiarazioni problematiche di morte cerebrale durante il prelievo di organi.
Trovano prove in 71 di questi rapporti, diffusi a livello nazionale, che la morte cerebrale non avrebbe potuto essere dichiarata correttamente. In questi casi, l'asportazione del cuore durante il prelievo degli organi deve essere stata la causa prossima della morte del donatore. Poiché questi donatori di organi avrebbero potuto essere solo prigionieri, le loro scoperte suggeriscono fortemente che i medici della Repubblica popolare cinese hanno partecipato alle esecuzioni mediante prelievo di organi.